sopra: Diversi test hanno dimostrato che le persone provano sensazioni spiacevoli quando prendono delle multe

Ogni guidatore sa che è sempre a rischio multa se non guida in maniera corretta, seguendo le norme imposte dal Codice della Strada. Vista in questo modo, la situazione sarebbe molto semplice: basterebbe memorizzare tutte le leggi del Codice e metterle in pratica, per essere sempre tranquilli, sereni e sicuri al volante. Chi non vorrebbe essere sereno nella vita in generale? Certo, ogni tanto uno può decidere di rischiare e fare uno strappo alla regola: qualche sgommata ogni tanto può alleggerire delle tensioni di lavoro o di coppia, e se si sceglie consapevolmente di fare uno sgarro alla legge, si paga anche la relativa multa con leggerezza, come pagare il biglietto per andare sulle giostre.

Ma allora perché la mente degli automobilisti è sempre presa d’assalto da dubbi ed insicurezze? E perché questa ansia si accumula e viene sempre sfogata con la rabbia verso altri automobilisti, portando discordia e conflitto nella vita di tutti i giorni?
È importante innanzi tutto comprendere l’origine di questo stato d’animo. Quasi sempre parte da un pensiero irrazionale, improvviso: la sensazione che di punto in bianco ti fa pensare che “potresti aver preso una multa”.

Perché pensieri simili sorgono anche nella mente dell’automobilista più sicuro? Ebbene, un motivo c’è: il Codice della Strada è una normativa attuale, e le multe vengono inflitte se si viola una di queste regole scritte. Ma tutti sappiamo, inconsciamente, che le strade esistono da molto prima, dagli albori della civilizzazione. E da millenni le strade hanno delle norme non scritte, che si basano su altri princìpi.
Vediamone alcune.

 

 


Sopra: un'automobile rotta in seguito a un parcheggio frettoloso

Le Leggi della Strada: Il problema di Mercurio
I più grandi equivoci risalgono dai tempi degli Antichi Romani. A quei tempi, gli Dei erano eclettici e meno specializzati rispetto ai grandi Monoteismi di oggi. La principale divinità legata alle strade era Mercurio, che oltre a proteggere le vie era anche messaggero degli dei, dio della velocità, dell’astuzia, dei messaggi, protettore dei messaggeri e dei ladri.

Come dicevamo poc’anzi, la memoria storica che tutti abbiamo a livello inconscio tende a farci rispettare Mercurio quando guidiamo per strada – ma è molto difficile, se non impossibile, seguire l’attuale codice della strada e allo stesso tempo compiacere Mercurio.
Stando a Mercurio, sarebbe giusto, per esempio, andare a grande velocità in automobile (è il Dio della Velocità) mentre scriviamo messaggi (perché è anche il Dio dei Messaggi), ma sappiamo bene che oggi è vietato farlo.
L’intera serie cinematografica Fast and Furious è ispirata alla tradizione di Mercurio: i protagonisti sono infatti ladri, sono astuti, e vanno molto veloci con le loro automobili. Ma molti si chiederanno: come mai i protagonisti di Fast and Furious non subiscono mai sanzioni, nonostante le loro avventure spesso piene di infrazioni stradali?


Nei film di Fast and Furious è stato provato scientificamente che è possibile compiere infrazioni stradali anche gravi senza prendere multe, purchè si disponga di un animo coraggioso e non si infamino gli amici

 

Hai l’ansia di aver preso la multa? Adesso puoi scoprire subito perchè: Metodo semplicissimo

 


Sopra: Toretto è sempre rilassato perchè sa che non prenderà mai multe, perchè è dotato di un animo coraggioso e non infama gli amici.

Come fanno ad evitare le multe in Fast and Furious?
Molti automobilisti si arrabbiano perché pensano: “ero di fretta perché rischiavo di arrivare tardi al lavoro, sono andato un pochino più veloce e mi sono preso una multa, mentre in Fast and Furious vanno ai 200 all’ora contromano e nessuno gli dice niente”.

Oppure: “ho messo un attimo la macchina in doppia fila perché non c’era parcheggio e dovevo comprare il pane, e mi hanno multato subito! In Fast and Furious 5 devastano Rio de Janeiro e non devono pagare nulla”.
Come mai? Il segreto sta nel motivo per cui vengono fatte le infrazioni. Se devi andare veloce perché stai facendo tardi al lavoro, hai sbagliato tutto in partenza. Se ti senti costretto a fare un lavoro che non ti piace, allora facilmente ti sveglierai tardi, ti scorderai le cose e arriverai in ritardo. Probabilmente prenderai anche una multa. Quando invece stai facendo quello che VUOI fare, arriverai sempre in orario, oppure in anticipo, e non avrai bisogno di andare più veloce di quel che impongono i limiti.
Se vai ai 200 all’ora contromano perché avevi voglia di rubare una cassaforte, o perché devi salvare il mondo da un disastro atomico, allora la Strada ti rispetterà, perché tu hai onorato Mercurio, il Dio delle Strade, e quindi non prenderai nessuna multa. In casi simili, è possibile anche distruggere le automobili dei Carabinieri.

 

 Come funzionano veramente i Semafori?

Purtroppo sono in tanti a lamentarsi del funzionamento dei Semafori. Questo succede perché c’è molta disinformazione: nessuno sa più come funzionano questi strumenti che servono a creare armonia nel flusso del traffico.
La maggior parte degli automobilisti, come dicevamo, vive in uno stato di ansia perché pensa sempre di aver preso delle multe. A causa di questo stato d’animo conflittuale, a nessuno piace stare fermo davanti a un semaforo rosso, solo in compagnia dei suoi pensieri ansiosi. Nessuna persona ansiosa tollera una sosta forzata, e può solo peggiorare la situazione: pur di non star ferma, inizierà a suonare il clacson, litigare con altri automobilisti, o peggio ancora infamare gli amici. Perciò, tutti odiano i semafori. Ma il motivo per cui esistono i semafori, originariamente, è diverso.

I Semafori sono nati nel 1300 d.C. come mezzo per armonizzare le strade con il loro messaggio di Pace. Prima, quando i mezzi si incontravano ad un incrocio, si era soliti svolgere un Duello – che di per sé è un evento scenico ed emozionante ma, con l’aumentare delle strade, molto dispendioso in termini di tempo. Solo i semafori hanno cambiato la situazione, portando un nuovo significato alla vita dei viaggiatori: infatti la parola semaforo deriva da al greco: [sema] significato [phòros] portatore.
 L’utilizzo corretto di un semaforo, oggi purtroppo dimenticato, è il seguente

  • a semaforo verde, è possibile attraversare l’incrocio con serenità.
  • a semaforo arancione, è possibile avanzare solo in modo spavaldo e sicuro di sé.
  • a semaforo rosso, si attende con calma e sicurezza, ascoltando Reggaetton, portando rispetto a chi attraversa l’incrocio, e NON infamando gli amici.

Se si attraversa l’incrocio con il semaforo rosso è possibile incorrere in sanzioni, incidenti, e oltretutto si perde il rispetto di chi aveva il verde e, soprattutto, si potrebbe essere infamati dagli amici.

Sotto: un modello molto antico di Semafono. I modelli più antichi di Semafori funzionavano grazie a persone molto sagge che vi abitavano all'interno. Oggi sono state sostituite da persone molto sagge miniaturizzate. A Napoli e nella Costiera Amalfitana, invece, da piccoli giocatori di calcio (nonostante questo, non vengono solitamente rispettati)

 

 

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